Crescere ed educare un bambino non è un compito semplice. L’avventura genitoriale può essere accompagnata dalla presenza dei nonni: tutto sta nell’equilibrio che si viene a creare. Nonni e genitori possono essere complici, in disaccordo, perfino ai ferri corti, ma restano due facce importanti di una grande medaglia: la famiglia!
Solitamente ai nonni si demanda una parte emotiva: offrire amore incondizionato, saggezza e conforto, oltre che un aiuto pratico nella routine quotidiana (per chi ha questa fortuna). Mentre i genitori sono responsabili di fornire una guida e una struttura stabile per i loro figli. In realtà è importante trovare un equilibrio! Infatti, a volte queste relazioni possono entrare in conflitto o causare tensioni all’interno della famiglia.
Alcuni nonni fanno fatica a riconoscere nei propri figli o nei loro compagni/e delle figure genitoriali, e, nel tentativo di rendersi utili, possono risultare invadenti. Allo stesso tempo, per i neogenitori può essere difficile comunicare il proprio disagio in questa situazione, e il risultato, a volte, è il conflitto.
Come rendere questo rapporto più fluido e costruttivo, nell’ottica del benessere del bambino e della nuova famiglia che si sta creando? Ecco qualche consiglio da mettere in pratica, con la buona volontà di tutte le parti coinvolte!
Perché nonni e genitori entrano in conflitto
“Ho cresciuto figli molto prima di te, saprò bene cosa sto facendo!”
Quanti neogenitori si sono sentiti dire questa frase dai genitori o dai suoceri almeno una volta?
I nonni sono stati genitori per primi, hanno qualche vago ricordo delle indicazioni del pediatra e delle soluzioni messe in atto a quei tempi, e si prodigano per dare consigli. D’altra parte, diventare genitori non è certo una passeggiata: ogni passo è incerto, si impara mentre si mette in pratica, e avere qualcuno che mette in dubbio ogni scelta non è rassicurante.
E così, ecco che inizia il conflitto: i neogenitori si ribellano ai consigli che arrivano da indicazioni di 30-40 anni fa, sentendosi giudicati, i nonni si sentono messi in dubbio come genitori e feriti per essere esclusi dalla vita familiare.
Ma allora, qual è il ruolo dei nonni in una nuova famiglia? È possibile creare un equilibrio che metta tutti d’accordo?
Il conflitto tra nonni e genitori: le soluzioni
Partiamo da un presupposto molto importante: a meno che non si parli di situazioni al limite, non c’è cattiveria in nessuna delle parti coinvolte. Entrambi infatti vogliono il meglio per i bambini, e pensano che la propria modalità di metterlo in pratica sia la migliore.
Avendo in mente questo dettaglio così importante, è difficile non ammorbidire le proprie posizioni!
Come succede molto spesso nei rapporti interpersonali, la comunicazione è la chiave: abbozzare ripetutamente di fronte a comportamenti che ci infastidiscono è un ottimo modo per accumulare astio ed esplodere apparentemente senza nessun motivo.
Certo, per risolvere il conflitto è importante che tutte le parti si mettano d’impegno, e cioè che i nonni riescano a fare un passo indietro per ciò che riguarda le decisioni relative ai nipoti, e che i genitori riconoscano la risorsa rappresentata da nonni presenti nella vita di un bambino.
Come gestire la relazione tra genitori e nonni
Se da un lato i genitori desiderano educare i propri figli secondo i propri valori e regole, i nonni possono avere un approccio diverso e più permissivo nei confronti dei nipoti.
È importante trovare un equilibrio tra queste due prospettive per garantire un ambiente familiare armonioso e solido per i bambini: se è vero che le regole sono importanti, non sarà qualche piccola eccezione a rovinare tutto.
Allo stesso tempo, è importante che le eccezioni siano saltuarie, proprio come dice la parola stessa. In questo, nonni e genitori devono collaborare al massimo.
Ma come fare a conciliare due generazioni diverse, e soprattutto due famiglie, ognuna con le proprie abitudini e convinzioni, con una famiglia appena nata?
Mettere in chiaro una lista di regole non negoziabili
Uno dei primi insegnamenti che si ricevono, quando si diventa genitori, è questo: scegli con cura quali battaglie vuoi combattere. Niente sarà esattamente come l’hai immaginato nella tua testa, e prima lo accetti, migliore sarà la tua esperienza come genitore.
Se questa regola vale per il rapporto con i bambini, sappi che vale anche con i parenti, soprattutto i nonni.
Forse, pretendere che quando il bambino viene affidato alla nonna o al nonno venga vestito con i tuoi colori preferiti è un po’ esagerato, mentre impedire che passi due ore consecutive davanti alla TV per te è più importante.
Ognuno di noi ha una scala di valori, anche per quello che riguarda la genitorialità.
Il consiglio che ti do è di metterti a tavolino con il/la tuo/a partner e stilare una lista di regole assolutamente non negoziabili da condividere con i nonni, in modo che ci sia chiarezza.
Se volete, potete aggiungere alcune regole dai confini più morbidi, su cui si può concedere qualche sgarro, per far comprendere meglio ai nonni cosa è davvero importante per voi (se siete genitori elicottero ecco cosa fare).
In ogni caso, fai in modo che la vostra lista non sia troppo lunga e complessa: proprio come con i bambini, meglio poche regole molto semplici, che una lista infinita di restrizioni.
La comunicazione assertiva per gestire le incomprensioni
Parlare con rabbia, quando si è in disaccordo, è il modo peggiore per risolvere i problemi. Spesso, il risultato di questo tipo di comunicazione è sentirsi tutti feriti e incompresi.
So che, quando le emozioni prendono il sopravvento, è difficile comunicare in modo efficace, e per questo ti consiglio di evitare di affrontare discorsi complessi sull’onda dell’agitazione di un momento. La comunicazione assertiva consiste nell’esprimere i propri pensieri e sentimenti in modo chiaro e rispettoso, ascoltare attentamente il punto di vista dell’altro e cercare una soluzione che sia soddisfacente per entrambe le parti.
Quando ti confronti con i nonni, prova a esprimere le tue preoccupazioni in modo pacato ed empatico, senza lasciare spazio a scoppi di emotività.
Questo tipo di comunicazione potrebbe aprire maggiormente i nonni all’ascolto delle esigenze di voi genitori, oltre a spingerli a spiegare in modo chiaro e rispettoso il proprio punto di vista e i propri sentimenti. Anche essere nonni non è facile!
La comunicazione assertiva può anche aiutare a rafforzare il legame tra genitori e nonni, favorire una maggiore comprensione reciproca e creare un ambiente familiare in cui ognuno si sente ascoltato e rispettato, dando anche un ottimo insegnamento al bambino, quando crescerà.
Differenziare i ruoli tra nonni e genitori
Molto spesso, i conflitti nascono quando il confine tra il ruolo dei nonni e quello dei genitori non è ben definito: in questi casi, il compito educativo dei genitori viene messo in dubbio, a favore delle figure dei nonni.
Distinguere bene i ruoli è invece molto importante per la crescita dei bambini, e soprattutto quando i compiti e le responsabilità di ognuno sono chiari, è più semplice frenare ogni tipo di invadenza.
È importante che i genitori si sentano sostenuti e rispettati nel proprio ruolo, senza essere costantemente sovrastati dalle opinioni o dalle azioni dei nonni, e che sappiano comunicare in modo chiaro quando i confini sono stati oltrepassati.
Genitori e nonni, l’equilibrio dei nuovi ruoli
Qualche volta, i nonni si sentono ancora legati al ruolo di genitori, e tendono a dimenticare che i loro figli, che hanno visto bambini, sono diventati a loro volta genitori.
È vero che i nonni devono cercare di rispettare le regole stabilite dai genitori, ma sta anche a voi comunicarlo nel modo più efficace, per favorire l’armonia familiare e la serenità dei nipoti. Per riuscire a comunicare al meglio in situazioni come queste, una consulenza con un professionista potrebbe essere utile. Scopri il mio servizio di supporto alla genitorialità