Nel meraviglioso viaggio della crescita, uno dei momenti più significativi e delicati per i genitori e i loro piccoli è l’inserimento al nido. Questo passaggio, che segna il primo allontanamento dalla casa familiare, può spesso scatenare l‘ansia da separazione nei bambini, ma in alcuni casi, anche nei genitori!
Come affrontare insieme questo momento così importante con la maggiore serenità possibile?
L’ansia da separazione può manifestarsi in modi diversi nei bambini, ma è importante sottolineare che è una risposta del tutto normale e naturale all’idea di separarsi dai genitori, spesso per la prima volta. Non disperare, quindi: il pianto al momento dei saluti è assolutamente normale. Non stai traumatizzando il tuo bambino, ma state attraversando insieme una tappa molto importante!
Quando noti l’ansia da separazione nei bambini?
Quella del pianto al momento di lasciare le braccia di mamma o papà è una reazione emotiva e comportamentale naturale, ma complessa, che può preoccupare un genitore che viene colto impreparato. L’ansia da separazione nei bambini può variare di intensità da bambino a bambino, ma è importante riconoscere che è una parte normale dello sviluppo infantile.
L’ansia da separazione si manifesta attraverso una serie di sintomi e comportamenti che, come sottolineato, possono essere diversi da un bambino all’altro. Alcuni bambini possono mostrare resistenza all’ingresso all’asilo, piangere o aggrapparsi ai genitori quando è il momento di separarsi. Altri potrebbero manifestare sintomi fisici come mal di pancia o mal di testa, mentre alcuni potrebbero sembrare ansiosi o preoccupati durante il tempo trascorso lontano dai genitori.
Non voglio spaventarti: sono tutte reazioni normali, e soprattutto sono solitamente temporanee! Nel giro di qualche settimana, una volta compresa la nuova routine, la crisi rientrerà.
Se ti metti nei panni del tuo piccolo, capirai il motivo di queste reazioni, che in un primo momento potrebbero sembrarti assolutamente incomprensibili.
Perché il bambino manifesta questo disagio?
Una volta si diceva “ecco, lo hai viziato o coccolato troppo; sta sempre con te; lo proteggi troppo”, colpevolizzando soprattutto la madre e facendola sentire in qualche modo in colpa per questo tipo di reazioni! Quando invece, ti assicuro, è del tutto normale!
Prima di tutto, l’inserimento al nido rappresenta una separazione fisica dai genitori, che sono stati il principale punto di riferimento emotivo del bambino fin dalla nascita. Questa separazione può far emergere il timore dell’ignoto e l’incertezza su cosa aspettarsi: i bimbi sono molto abitudinari, e un cambio di routine può scombussolarli facilmente.
Inoltre, il tuo bimbo potrebbe percepire la separazione come una perdita temporanea del legame affettivo con voi, e mettere in dubbio la vostra disponibilità e protezione. Ecco perché sta a noi genitori rassicurarlo, per esempio ricordandogli più volte che torneremo a prenderlo più tardi.
I bambini e le loro emozioni: un meraviglioso mondo da esplorare
Le emozioni spesso sono una materia difficile persino per noi adulti: prova a immaginare come possano esserlo per un bambino, che ancora non le conosce e si trova in loro balia (ecco perché adoro gli albi illustrati e il loro potere evocativo e catartico proprio sulle emozioni).
È fondamentale provare innanzitutto a comprendere le emozioni del tuo piccolo e offrire un ambiente che gli permetta di esprimerle in modo sano e naturale.
La paura è una delle emozioni più comuni durante questa fase di transizione: può manifestarsi attraverso il pianto, l’aggrapparsi a mamma o papà al momento dell’entrata al nido o con tremori e sudorazione.
Altre emozioni che il tuo bambino potrebbe avere all’asilo sono la tristezza per la separazione o la frustrazione nel trovarsi di fronte a nuovi limiti e situazioni a cui non è abituato. Riconoscere e validare queste emozioni è di importanza cruciale. I bambini devono sapere che è accettabile sentirsi spaventati, tristi o frustrati durante questa fase di cambiamento.
Validare le emozioni non solo aiuta a stabilire un ambiente di fiducia, ma anche a insegnargli come affrontarle in modo sano e costruttivo.
L’ansia da separazione… per i genitori
È inutile negarlo, sono mamma oltre che professionista: se tu sei in ansia, il tuo bambino lo capirà, e se mamma o papà è in ansia, allora forse c’è davvero qualcosa di cui aver paura!
Molti genitori si sentono in colpa quando lasciano il loro bambino al nido: hanno la sensazione di abbandonarlo e preferire un’altra attività a lui.
In realtà, portando il tuo bambino all’asilo non stai facendo proprio nulla di male. Anzi, una ricerca svolta dall’Institut Pierre Louis d’Epidémiologie et de Santé Publique (iPLESP) e dall’Università di Bordeaux ha osservato che i bambini che frequentano l’asilo nido hanno più probabilità di sviluppare migliori capacità relazionali.
Gli stai facendo un regalo fantastico!
Per accompagnare i bimbi nella transizione, i genitori svolgono un ruolo cruciale.
Come aiutare i bambini a gestire l’ansia da separazione?
Ecco alcuni consigli pratici su come puoi farlo:
- Comunicazione empatica: parla apertamente con tuo figlio di ciò che sta accadendo. Spiega in modo semplice e amorevole cosa succederà all’asilo e perché è un luogo sicuro e accogliente. Se già parla, rispondi alle sue domande e ascolta le sue preoccupazioni con empatia.
- Routine di separazione graduali: in collaborazione con la struttura, abitua il tuo bimbo alla separazione in modo graduale, iniziando con sessioni brevi al nido e aumentando progressivamente il tempo di permanenza.
- Crea una routine rassicurante: stabilisci con il tuo bambino una routine di separazione che dia un senso di sicurezza e prevedibilità: per esempio un abbraccio speciale o una canzone da cantare prima di separarsi.
- Sii coerente: la coerenza è fondamentale. Assicurati di rispettare la routine di separazione ogni giorno, e dì ogni mattina al tuo bambino chi andrà a prenderlo all’uscita. La prevedibilità lo farà sentire al sicuro.
- Mostra ottimismo: mantieni un atteggiamento positivo riguardo all’esperienza del nido: è un posto speciale, in cui il tuo piccolo imparerà nuove cose, si farà molti amici e si divertirà. Il tuo entusiasmo può essere contagioso!
- Salutalo con un sorriso: mostra al tuo bambino che hai fiducia nel personale dell’asilo e ricordagli che non gli stai dicendo addio: tornerai a prenderlo più tardi. Evita separazioni prolungate ed emotivamente cariche.
- Mantieni le promesse: evita di promettere ciò che non puoi mantenere. Una bella promessa potrebbe far felice il tuo piccolo in un primo momento, ma se dovessi disattenderla, questo gli farà perdere la fiducia in te.
- Prendetevi il tempo per dirvi ciao: cerca di arrivare al nido in anticipo, in modo da non dover lasciare il bimbo frettolosamente. Dedica qualche minuto a dirgli ciao con calma e amore, prima di andare via.
L’aiuto da parte della struttura
Ricorda che in questo passaggio così complesso le parti coinvolte sono tre: i genitori, il bambino e l’asilo.
Il personale della struttura in cui hai scelto di portare il tuo piccolo ha un ruolo fondamentale, e farà tutto ciò che è nelle sue possibilità per agevolare una transizione serena per tutti. L’ambiente dell’asilo è strutturato in modo da essere accogliente e rassicurante per i bambini, con colori caldi, spazi confortevoli e giocattoli stimolanti. Gli educatori sono formati per gestire il momento dell’inserimento con empatia, pazienza e tante coccole per i bimbi.
Il personale del nido comunicherà con te ogni giorno, facendoti un resoconto della giornata del tuo bambino e rassicurandoti: molto spesso, infatti, il pianto dura pochi minuti, e i bimbi giocano sereni tutto il giorno. Se dovessi avere qualche preoccupazione, chiedi supporto al personale dell’asilo: collaborando, sicuramente riuscirete ad affrontare la transizione nel migliore dei modi.
Gestire l’ansia da separazione per un inserimento al nido sereno
Lo so, è molto più difficile di quello che sembra: le emozioni sono tantissime, e il tuo ruolo è quello di gestire quelle del tuo bambino, oltre alle tue.
La notizia positiva è che puoi farcela! Tutti i bambini e i genitori attraversano questo passaggio, e se gestito nel modo giusto, il legame ne esce più forte di prima.
Se senti di non riuscire a comunicare con tuo figlio nel modo giusto e vuoi un supporto per comprendere le sue reazioni dovute all’emotività, il mio servizio di supporto alla genitorialità fa decisamente al caso tuo.