Da qualche anno ormai mi sono appassionata al mondo degli albi illustrati: inizialmente usavo l’albo come strumento di lavoro con i bambini per parlare di tematiche specifiche, poi ho cominciato ad utilizzarlo anche con gli adulti per poter sollecitare risonanze emotive.
Mi piace usare le storie per muovere le narrazioni delle persone, mi piace usare parole ed immagini immediate per dare parole ed immagini a chi fatica a trovarle per raccontare la propria esperienza. Mi piace usare gli albi illustrati per il loro immenso potere di toccare le corde profonde dell’anima e di parlare un linguaggio comune, quello delle emozioni e dei sentimenti, oltre che di creare legame e relazione.
In questo articolo ti voglio parlare di cinque albi illustrati che parlano di emozioni, ma non solo, parlano di vita. Sono albi che spesso uso in terapia sia con i piccoli che con i grandi, ma che puoi benissimo leggere con i tuoi bambini o per conto tuo, se hai voglia di prenderti cura di una parte di te che senti fragile e che ha bisogno di essere coccolata.
1 Perché piangiamo? (Fran Pintadera, Ana Sender, ed. Fatatrac)
Questo albo parla di lacrime e di emozioni e di tutti quei vissuti che le lacrime vogliono esprimere.
Come tanti bambini curiosi, anche Mario fa domande alla sua mamma per comprendere come funziona il mondo… un giorno la sua domanda prende una piega inaspettata: “Mamma, perché piangiamo?”.
E la mamma di Mario comprende, accoglie e chiarifica il mondo di significati che si cela dietro a quelle lacrime che tanti adulti trattengono forti dentro i singhiozzi o stringono fitti intorno agli occhi, perché si sa, piangere è da deboli.
Questo albo, allora, permette di ridare legittimità a tutte le lacrime bistrattate da quegli adulti che sono stati bambini poco accolti nel loro mondo emotivo e accompagna il lettore in un viaggio all’interno di tutte quelle sfumature del sentire umano che ognuno di noi ha provato almeno una volta nella vita.
Lettura indicata agli adulti, in solitaria o in compagnia dei propri bambini, per potersi stringere insieme e raccontare delle proprie esperienze di vita e delle proprie lacrime.
2 Il venditore di felicità (Davide Calì, Marco Somà, Kite edizioni)
Arriva su un vecchio furgoncino scoppiettante e lo si riconosce da lontano, è il signor Piccione, il venditore di felicità.
- -“Ma come, la felicità si vende?”
- -“Certo! In barattolo piccolo, grande o confezione famiglia”
I clienti del signor piccione sono molto diversi tra loro: c’è chi ha famiglia, chi è più solitario, chi prova a trattare sul prezzo, chi di felicità proprio non ne vuole perché, si sa, gli artisti devono essere sempre un po’ tormentati.
C’è chi ne compra in gran quantità e chi in barattoli piccoli per fare dei pensierini, chi se la tiene tutta per sè e chi invece la compra per regalarla o condividerla con gli altri.
E poi, tra tutti, c’è il signor topo che non compra nulla in realtà, ma raccoglie un barattolo caduto per sbaglio dal furgoncino e che aprendolo si sente felicissimo, perché dentro trova proprio ciò che voleva.
Questo albo, dalle illustrazioni ricche di particolari e di bellezza ad opera di Marco Somà, ci conduce dolcemente a riflettere sull’essenza della felicità e sulle modalità che mettiamo in campo in prima persona per raggiungerla o a volte rincorrerla.
Ogni lettura aprirà nuovi significati alla propria idea di felicità. Albo da leggere lentamente gustandosi i dettagli delle immagini e la delicatezza dei colori.
3 Il mio cuore (Corinna Luyken, ed. Fatatrac)
Quante forme può avere un cuore? Tutte quelle che può vestire il sentire umano.
E allora il mio cuore è finestra, è scivolo, è pozzanghera oppure macchia, certi giorni è nuvola gonfia di pioggia mentre altri è minuscolo.
“Certi giorni il mio cuore è barriera tra me e il mondo, altri è un sussurro che si sente appena. Certi giorni è spezzato, ma anche ciò che è spezzato si può riparare e un cuore chiuso si può sempre aprire.”
Non ci sono parole migliori di quelle usate dall’autrice di questo albo (Corinna Luyken) per descrivere il complesso mondo emotivo che ci porta a conoscere il mondo e ad averci a che fare. Il mio cuore incarna tutti i modi in cui possiamo stare e in cui ci possiamo sentire, senza nominare emozioni precise e incasellate, ma lasciando spazio e parola al “come mi fa stare?”.
Testo essenziale, illustrazioni potentissime che giocano sulle tinte del bianco e nero con un’inaspettato giallo ad accentuare precisi picchi emotivi.
- Se letto con i bambini può essere uno strumento dolcissimo per parlare di sentimenti ed emozioni oltre che per condividere esperienze e promuovere l’autoconsapevolezza emotiva.
- Se letto da soli, invece, può essere una coccola al proprio cuore e un abbraccio a noi stessi ogni qual volta ci sentiamo con il cuore dolorante o ammaccato.
4 L’alfabeto dei sentimenti (Janna Carioli, ed. Fatatrac)
A come AMORE, B come BATTICUORE, C come CURIOSITA’.
Ogni lettera ha il suo sentimento, ed ogni sentimento è finemente descritto con una poesia e con un’illustrazione che ne evocano le sfumature ed i significati.
I versi di Janna Carioli sono in grado di ricatapultarci all’interno di ricordi lontani appartenenti alla nostra infanzia e di descrivere momenti specifici che si riferiscono a quel determinato sentimento e che ce lo fanno sentire familiare.
Le illustrazioni di Sonia Possentini hanno un grande potere evocativo, con linee dolci e delicate rappresentano espressioni, gesti, sguardi di bambini che parlano di sentimenti.
La casa editrice ha proposto inizialmente L’alfabeto dei sentimenti con il format “carte in tavola”, ovvero un set di tavole quadrate in cui viene dedicato uno spazio all’immagine (fronte) ed uno distinto alla poesia (retro); questa modalità permette di poter giocare in modo molto libero e creativo con le illustrazioni o con i versi per poter parlare di sentimenti o per costruire la mappa di come stiamo nel qui e ora.
Ma permette anche di interrogarci su quelle rappresentazioni che ci colpiscono particolarmente e di aprire, così, uno spazio di riflessione profonda sulla nostra storia in riferimento a quel determinato sentimento.
Nell’albo illustrato immagini e versi vengono presentati insieme, viene mantenuta sempre la forma quadrata della tavola di modo che il lettore possa immergersi completamente nel sentimento citato e nelle sue mille sfumature , rimanendo concentrato a livello percettivo in uno spazio che funge anche da contenimento emotivo.
Albo (o carte) consigliato dai 3 ai 90 anni: la semplicità e la ritmicità dei versi, il riferimento a situazioni quotidiane facilmente riconoscibili e condivisibili dai bambini e l’accuratezza della rappresentazione delle emozioni attraverso le espressioni corporee e facciali, rendono questo libro adatto anche ai più piccoli.
Per gli adulti, invece, può essere un buono spunto per poter contattare il proprio bambino interiore o per poter avvicinarsi al proprio mondo emotivo abbassando le proprie difese.
5 Un disgusto da rospo (Irena Trevisan, Susy Zanella, Sassi ed.)
Rospo è veramente schizzinoso, non c’è nulla che non lo disgusti profondamente… a parte se stesso! Un disgusto da rospo, insomma!
Un bel giorno, però, si trova davanti ad un bel rifiuto e lui, che si credeva tanto perfetto, si accorge di quanto sia insostenibile il disprezzo altrui e di quanto forse, essendo più accogliente rispetto alle parti di sè che non gli piacciono, riuscirebbe ad esserlo anche con gli altri.
Questo albo edito da Sassi fa parte di una collana dedicata alle emozioni (Una paura da Lupo, Una gelosia da Orango, Una rabbia da Leone, Una timidezza da Orso) e racconta in modo divertente e anche un po’ irriverente di un’emozione di cui non si parla spesso, ma che anzi viene spesso censurata e bloccata nel momento in cui i bambini la esprimono.
La storia di Rospo, inoltre, oltre al focus sull’emozione in copertina (il disgusto che viene poi declinato in tutte le sue sfumature), riesce ad aprire a temi importanti come l’accettazione di sè e degli altri, la tendenza al perfezionismo, l’apertura verso il mondo.
Albo da leggere con i piccoli impersonificando i protagonisti e riflettendo insieme sui comportamenti degli stessi a fine lettura.
Albi illustrati a ritmo di emozioni
Come hai potuto notare, gli albi illustrati riescono a raccontare emozioni e a farle rivivere assaporando, pagina dopo pagina, immagini evocative e storie senza tempo.
Ecco perché trovo questi albi un ottimo strumento da utilizzare in terapia, e anche nella quotidianità: non sempre è facile leggersi dentro. In questo modo, così catartico, talvolta si riesce meglio a mettersi in contatto con la propria parte emotiva, e questo vale per i piccini e anche per i grandi.
Cosa ne pensi? Conosci gli albi illustrati?